Separazione e Figli: Spese Ordinarie vs. Straordinarie – Facciamo Chiarezza




Separazione e Figli: Spese Ordinarie vs. Straordinarie – Facciamo Chiarezza

Quando una coppia con figli si separa, una delle questioni più delicate e frequenti fonti di discussione riguarda il loro mantenimento economico. Oltre all'assegno mensile, ci sono poi le "spese straordinarie". Ma cosa significa esattamente? E quali spese rientrano in una categoria e quali nell'altra? Come avvocato che si occupa di diritto di famiglia, vedo spesso molta confusione su questo tema. Proviamo a fare un po' di ordine con parole semplici.

Il Dovere di Mantenimento: Il Punto di Partenza

La legge italiana (articolo 147 del Codice Civile) è chiara: entrambi i genitori hanno il dovere di mantenere, istruire ed educare i figli, garantendo loro un tenore di vita adeguato alle risorse della famiglia e simile, per quanto possibile, a quello che avevano prima della separazione. Questo dovere copre tutte le necessità dei figli, non solo quelle alimentari, ma anche abitative, scolastiche, sportive, sanitarie e sociali.

L'Assegno di Mantenimento Mensile: Copre le Spese Ordinarie

Nella maggior parte dei casi, il giudice (o i genitori stessi in un accordo) stabilisce che un genitore (di solito quello non collocatario, cioè quello con cui i figli non vivono prevalentemente) versi all'altro un assegno mensile. Questo assegno è pensato per coprire le spese ordinarie, cioè quelle spese quotidiane, prevedibili e abituali necessarie per la vita dei figli.

Cosa sono, in pratica, le spese ordinarie?

  • Vitto: Cibo, bevande.
  • Abiti: Vestiti di uso comune, scarpe, intimo.
  • Contributo per la casa: Una quota parte delle spese per l'affitto/mutuo e le utenze (luce, gas, acqua) della casa dove vivono i figli.
  • Cancelleria scolastica di base: Quaderni, penne, matite usati durante l'anno.
  • Mensa scolastica.
  • Medicinali da banco: Quelli che non richiedono ricetta medica per malanni comuni (es. febbre, raffreddore stagionale), compresi cerotti, disinfettanti di uso comune.
  • Trasporto urbano: Costo dell'autobus o metro per andare a scuola o per spostamenti abituali.
  • Ricarica cellulare (se l'acquisto del telefono era stato concordato).
  • Uscite didattiche giornaliere organizzate dalla scuola.

In sintesi: l'assegno mensile serve a gestire il budget per le necessità regolari e prevedibili dei figli. Il genitore che lo riceve amministra questa somma per coprire queste spese.

Le Spese Straordinarie: L'Imprevisto e l'Eccezionale

Le spese straordinarie, invece, sono quelle imprevedibili, occasionali, eccezionali o comunque non fisse e periodiche che vanno oltre la routine quotidiana. Sono spese che non possono essere facilmente incluse nell'assegno mensile proprio perché non sono costanti o programmabili nel loro ammontare esatto o nella loro frequenza.

Come regola generale, queste spese vengono suddivise tra i genitori (spesso al 50%, ma la percentuale può variare in base ai redditi) e si aggiungono all'assegno di mantenimento mensile.

Ma quali sono queste spese? E bisogna sempre essere d'accordo prima di affrontarle? Qui la situazione si complica leggermente, ed è per questo che molti Tribunali italiani hanno creato dei "protocolli d'intesa" (come quello di Padova che abbiamo esaminato) per dare delle linee guida.

Possiamo distinguere due macro-categorie di spese straordinarie:

1. Spese Straordinarie che di solito NON Richiedono il Preventivo Accordo:

Sono generalmente spese urgenti, necessarie o comunque già implicitamente condivise nel percorso di crescita del figlio. L'altro genitore va comunque informato e deve contribuire alla sua quota. Esempi comuni includono:

  • Spese mediche urgenti: Visite specialistiche o cure non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) se urgenti, ticket sanitari.
  • Farmaci prescritti dal medico curante (non quelli da banco).
  • Occhiali o lenti a contatto se prescritti.
  • Libri di testo scolastici richiesti dalla scuola all'inizio dell'anno.
  • Tasse scolastiche e universitarie imposte da istituti pubblici.
  • Un'attività sportiva (se già praticata o concordata come unica attività) con la relativa attrezzatura di base.
  • Spese per interventi chirurgici indifferibili.

2. Spese Straordinarie che Richiedono il Preventivo Accordo:

Sono spese significative, spesso legate a scelte educative, formative o ludiche, che richiedono il consenso di entrambi i genitori prima di essere affrontate. Se un genitore le sostiene senza l'accordo dell'altro (quando richiesto), rischia di non ottenere il rimborso. Esempi:

  • Spese mediche non urgenti: Cure dentistiche/ortodontiche importanti (spesso oltre una certa soglia, es. 500€ annui come indicato nel protocollo di Padova), fisioterapia, logopedia, cure termali, trattamenti sanitari non convenzionati o di medicina non tradizionale.
  • Spese scolastiche: Rette di scuole private o asili nido privati, corsi di specializzazione, lezioni private o corsi di recupero, viaggi scolastici con pernottamento, spese per l'alloggio universitario.
  • Spese extrascolastiche: Corsi di lingue, musica, informatica, attività sportive costose o successive alla prima, attrezzature sportive specifiche, viaggi studio all'estero, vacanze, spese per baby sitter (salvo accordi diversi).
  • Altre spese importanti: Acquisto e manutenzione straordinaria di mezzi di trasporto per i figli (motorino, minicar), spese per la patente di guida.

Come Gestire le Spese Straordinarie in Pratica?

  • Comunicazione: Parlatevi! Prima di affrontare una spesa straordinaria che richiede l'accordo, confrontatevi. È il modo migliore per evitare litigi.
  • Accordo Scritto (anche via email/messaggio): Per le spese che lo richiedono, chiedete il consenso all'altro genitore per iscritto, spiegando di cosa si tratta e quanto costa (allegando un preventivo se possibile). I protocolli spesso indicano un termine entro cui l'altro genitore deve rispondere (es. 10 o 15 giorni). Se non risponde entro quel termine, il silenzio viene spesso interpretato come consenso (verificate cosa prevede il vostro accordo o il protocollo del tribunale competente).
  • Documentazione: Conservate sempre le ricevute, fatture e scontrini parlanti per tutte le spese straordinarie sostenute. Senza prova di pagamento, sarà difficile chiedere il rimborso della quota all'altro genitore.
  • Sostenibilità: La richiesta di rimborso deve essere compatibile con le capacità economiche del genitore obbligato.
  • Protocolli dei Tribunali: Sono strumenti utilissimi! Anche se non sono leggi vere e proprie, i giudici li usano come riferimento. Cercate il protocollo del Tribunale della vostra zona: vi darà un elenco dettagliato di quali spese sono considerate ordinarie, straordinarie con obbligo di accordo e straordinarie senza obbligo di accordo. Questo aiuta a ridurre i dubbi e le discussioni.

Capire questa distinzione è fondamentale per gestire con più serenità gli aspetti economici legati ai figli dopo una separazione, garantendo che le loro necessità siano sempre soddisfatte nel modo più equo e trasparente possibile.