Registrazioni: quando sono lecite e come possono essere utilizzate





Contrariamente a quanto si possa pensare, le registrazioni sono quasi sempre legali, anche quando sono fatte all'insaputa di chi sta parlando. Non occorre quindi nessun preavviso per poter attivare il proprio smartphone (o dispositivo analogo) e captare quello che si sta dicendo in un determinato ambiente. Lo stesso dicasi nel caso di registrazione di una telefonata.

Secondo la Cassazione, chi parla in presenza di altre persone accetta il rischio di essere registrato, anche a sua insaputa. È quindi legale registrare una conversazione di nascosto, purché si sia presenti (anche non dicendo nulla) e la stessa avvenga in un luogo pubblico o aperto al pubblico, come un bar, un ristorante, un cinema o in strada.

Allo stesso modo, si può registrare una telefonata, anche di nascosto, cioè senza dire nulla a chi parla. Ciò significa che è possibile registrare cosa dice il nostro interlocutore; non è possibile invece registrare quello che si dicono altre persone, trattandosi in questo caso di intercettazione vietata dalla legge.

Se è legale registrare una conversazione, non lo è renderne pubblico il contenuto. Diffondere la registrazione (ad esempio, divulgandola in rete) costituisce una condotta illegale, che può costituire un illecito civile, con obbligo di risarcire i danni e rimuovere il contenuto, o un reato, se lo scopo è di recare danno alla reputazione o all'immagine altrui, con pena fino a quattro anni di reclusione.

Sul posto di lavoro, la registrazione di dialoghi configura una grave violazione del diritto alla riservatezza e legittima il licenziamento disciplinare per giusta causa, a meno che non venga fatta per difendersi in giudizio.

È assolutamente vietato registrare le conversazioni che avvengono in un luogo privato, a meno che non ci sia il permesso del proprietario o comunque della persona che ha la disponibilità del posto.

Le registrazioni possono essere utilizzate come prova in tribunale per difendersi da un'accusa oppure per far valere un proprio diritto. Tuttavia, la registrazione illegale è inutilizzabile in sede penale, mentre nel processo civile ci sono alcune sentenze che ne ammettono l'impiego, ma con piena libertà del giudice di valutarne l'attendibilità. Inoltre, la registrazione, anche quando legale, può essere contestata dal soggetto contro cui è fatta valere, richiedendo ulteriori elementi di prova.

In sintesi, le registrazioni sono lecite se fatte in luoghi pubblici o se si è presenti alla conversazione, ma non possono essere divulgate senza conseguenze legali.
Possono essere usate come prova in tribunale, con alcune limitazioni.
È sempre consigliabile informarsi bene prima di procedere a registrare conversazioni o telefonate.

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