Guida pratica alla successione: gli adempimenti essenziali per gli eredi




Guida pratica alla successione: gli adempimenti essenziali per gli eredi

La scomparsa di una persona cara è sempre un momento difficile, carico di emozioni e dolore. Purtroppo, oltre al lutto, i familiari si trovano a dover affrontare anche una serie di pratiche burocratiche legate alla successione ereditaria. Questi adempimenti, seppur complessi, sono necessari per regolarizzare il passaggio dei beni del defunto agli eredi e rispettare gli obblighi di legge.

In questo articolo, esploreremo i principali passaggi da seguire quando si apre una successione. Ci concentreremo in particolare su tre aspetti fondamentali:

  1. La pubblicazione del testamento
  2. La dichiarazione di successione
  3. Le volture catastali
  4. Altri adempimenti importanti

Comprendere questi passaggi può aiutare gli eredi a gestire la situazione con maggiore consapevolezza, riducendo lo stress in un momento già di per sé delicato. 

Pubblicazione del testamento

Nel caso in cui il defunto abbia lasciato un testamento, è necessario procedere alla sua pubblicazione. Questo passaggio è fondamentale per dare efficacia alle volontà del testatore.

La pubblicazione deve essere effettuata da un notaio, che redige un verbale di pubblicazione in presenza di due testimoni. Durante questa procedura, il notaio verifica l'integrità del documento, ne dà lettura e lo rende pubblico. Gli eredi e i legatari hanno diritto di ottenere una copia del testamento pubblicato.

Il costo medio è di circa € 1.500 (dipende dal notaio prescelto) e la spese deve essere ripartita tra gli eredi. Se un erede anticipa la spesa ha diritto ad essere rimborsato per la quota dovuta dagli altri eredi.

La pubblicazione del testamento è un passo preliminare importante, da compiere prima di procedere con la dichiarazione di successione, in quanto influenza direttamente la distribuzione dell'eredità.

La dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione è un adempimento fiscale obbligatorio che va presentato all'Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dalla data del decesso. Questo documento ha lo scopo di comunicare al fisco la composizione dell'eredità, permettendo così il calcolo delle imposte dovute.

Chi deve presentarla

La dichiarazione può essere presentata da uno qualsiasi degli eredi, dai chiamati all'eredità, dai legatari o dai loro rappresentanti legali. In presenza di più eredi, è sufficiente che uno solo di essi si occupi della presentazione.

Contenuto della dichiarazione

La dichiarazione di successione deve includere:

  • I dati anagrafici del defunto e degli eredi
  • L'elenco dettagliato dei beni mobili e immobili facenti parte dell'eredità
  • Eventuali crediti e debiti del defunto
  • Il valore complessivo dell'asse ereditario

Nel dettaglio:

  • certificato di morte in carta libera per uso dichiarazione di successione;
  • Un'autocertificazione sullo stato di famiglia storico;
  • fotocopia di un documento di identità in corso di validità di tutti gli eredi;
  • fotocopia del tesserino del codice fiscale o della tessera sanitaria regionale del de cuius e di tutti gli eredi;
  • atti di provenienza delle proprietà immobiliari intestate al deceduto e/o cointestate con altri soggetti;
  • atti di donazione che il defunto ha stipulato in vita in favore di uno o più eredi;
  • documenti tecnici sugli immobili intestati al deceduto (planimetrie catastali, elaborati planimetrici, mappale, copie accatastamenti DOCFA, eventuali variazioni successive);
  • 2 copie autentiche della pubblicazione dell'eventuale testamento;
  • copia autentica del verbale di eventuale rinuncia all'eredità;
  • fattura dell'avvenuto pagamento delle spese funebri e delle spese mediche;
  • dichiarazione bancaria / postale di sussistenza e consistenza di mutui ipotecari, conti correnti, libretti, investimenti finanziari, gestioni patrimoniali, fondi comuni di investimento, azioni, obbligazioni, certificati di deposito bancari, pronti conto termine;
  • attestato con eventuali ratei di invalidità civile maturati e non riscossi dal defunto;
  • dichiarazione del datore di lavoro con indicate le indennità maturate dal lavoratore dipendente (es. mensilità, 13ma, 14ma, TFR, ferie, ecc.);
  • dichiarazione societaria di titolarità di quote e valorizzazione delle stesse (sottoscritta dal commercialista);
  • verbale di apertura delle cassette di sicurezza, redatto da un funzionario dell'Agenzia delle Entrate competente per territorio oppure da un pubblico ufficiale.

Dove si deve fare

  • Applicativo Successioni Web: Può essere presentata direttamente tramite l'applicativo disponibile nell'area riservata dei servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, accessibile con SPID, Carta d'identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS) .
  • Intermediario Abilitato: La dichiarazione può essere presentata anche tramite professionisti o Centri di Assistenza Fiscale (CAF) .
  • Ufficio dell'Agenzia delle Entrate: Il contribuente può presentare la dichiarazione direttamente presso l'ufficio competente dell'Agenzia delle Entrate

Quando non è obbligatoria

In alcuni casi, la dichiarazione di successione non è obbligatoria. Ad esempio, se l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e ha un valore non superiore a 100.000 euro, purché non comprenda beni immobili o diritti reali immobiliari.

Imposte di successione

Sulla base della dichiarazione presentata, l'Agenzia delle Entrate calcola le imposte di successione dovute. Le aliquote variano in base al grado di parentela con il defunto e al valore dei beni ereditati.

È importante sottolineare che la dichiarazione di successione è un passaggio distinto dalla voltura catastale, che vedremo nel prossimo paragrafo. Mentre la dichiarazione informa il fisco sulla composizione dell'eredità, la voltura serve ad aggiornare i registri catastali degli immobili.

La voltura catastale

La voltura catastale è un adempimento essenziale nel processo di successione, distinto dalla dichiarazione di successione. Questo passaggio serve ad aggiornare i registri catastali, modificando l'intestazione degli immobili a favore degli eredi.

Le volture catastali vengono eseguite in automatico dopo la dichiarazione di successione, salvo diversa indicazione del contribuente.

Se si decide di provvedere autonomamente la domanda di voltura catastale deve essere presentata entro 30 giorni dalla data di registrazione della dichiarazione di successione. Questo termine è importante da rispettare per evitare sanzioni.

Per presentare la voltura catastale sono generalmente richiesti:

  • La ricevuta di registrazione della dichiarazione di successione
  • Il documento d'identità del richiedente
  • La ricevuta del pagamento dei tributi speciali catastali

I costi per la voltura catastale includono un tributo speciale catastale e l'imposta di bollo. L'importo esatto può variare, ma in genere si aggira intorno ai 55 euro per il tributo speciale e 16 euro per l'imposta di bollo.

Importanza della voltura

La voltura catastale è fondamentale per allineare i dati catastali alla nuova situazione proprietaria derivante dalla successione. Questo passaggio è cruciale per evitare future complicazioni legali o fiscali relative agli immobili ereditati.

Altri adempimenti importanti

Oltre alla dichiarazione di successione e alla voltura catastale, ci sono diversi altri adempimenti da considerare quando si apre una successione. Questi passaggi, seppur meno noti, sono altrettanto importanti per gestire correttamente l'eredità e regolarizzare la posizione del defunto.

Gestione dei rapporti bancari

Una delle prime azioni da intraprendere è la gestione dei conti correnti e altri rapporti bancari intestati al defunto. Gli eredi devono:

  • Comunicare il decesso alla banca
  • Bloccare eventuali carte di credito o bancomat
  • Richiedere l'elenco dei rapporti bancari del defunto
  • Decidere se chiudere i conti o intestarli agli eredi

È importante agire tempestivamente per evitare addebiti automatici o utilizzi non autorizzati.

Comunicazioni agli enti previdenziali

Se il defunto era pensionato o lavoratore, è necessario informare gli enti previdenziali come l'INPS. Questo permette di:

  • Interrompere l'erogazione della pensione
  • Richiedere eventuali ratei di pensione non riscossi
  • Attivare eventuali pensioni di reversibilità per i superstiti

Gestione delle utenze domestiche

Le utenze domestiche intestate al defunto (luce, gas, acqua, telefono) devono essere gestite. Gli eredi possono scegliere di:

  • Volturare le utenze a nome di uno degli eredi
  • Chiudere i contratti, se l'immobile non sarà più utilizzato

Restituzione dei documenti personali

Alcuni documenti personali del defunto devono essere restituiti alle autorità competenti:

  • La patente di guida va riconsegnata alla Motorizzazione Civile
  • Il passaporto e l'eventuale porto d'armi vanno consegnati in Questura
  • La carta d'identità, la tessera elettorale e l'eventuale libretto di pensione possono essere restituiti al Comune

Gestione di eventuali contratti in corso

È necessario esaminare e gestire eventuali contratti in corso intestati al defunto, come:

  • Contratti di locazione
  • Polizze assicurative
  • Abbonamenti vari

In alcuni casi questi contratti possono essere trasferiti agli eredi, in altri potrebbe essere necessario chiuderli.

Veicoli intestati al defunto

Per i veicoli intestati al defunto, gli eredi devono decidere se:

  • Effettuare il passaggio di proprietà a nome di uno degli eredi
  • Vendere il veicolo
  • Procedere alla rottamazione

In ogni caso, è necessario aggiornare la documentazione presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico).

Questi adempimenti, sebbene possano sembrare onerosi, sono fondamentali per regolarizzare la posizione del defunto e permettere agli eredi di gestire correttamente l'eredità.

In caso di dubbi o situazioni complesse, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista esperto in materia successoria per ricevere assistenza specifica.