Appelli e Riforme nei Procedimenti Civili: uno Sguardo ai Dati

Appelli e Riforme nei Procedimenti Civili: uno Sguardo ai Dati

Un recente studio della Direzione Generale di Statistica del Ministero della Giustizia ha analizzato tassi di impugnazione ed esiti delle sentenze nelle Corti d'Appello italiane (2016-2020), offrendo spunti sull'andamento del contenzioso civile di secondo grado.

Metodologia e aggregazione dei dati

I tassi di appello mettono in relazione iscritti in appello e definiti in primo grado, per materia e oggetto, con aggregazioni in macro-categorie. L'analisi degli esiti riguarda le sole sentenze pubblicate.

I tassi di appello: differenze per materia e distretto

Si distinguono tre gruppi:

  • Oltre il 30%: Reclami Fornero, Diritto industriale, Societario, Persone giuridiche, Stato della persona
  • Tra 20% e 30%: Lavoro, Diritti reali, Contratti, Responsabilità extracontrattuale
  • Inferiori al 20%: Locazioni, Previdenza, Fallimento, Famiglia e minori

Differenze tra distretti emergono anche per il diverso mix di materie.

Gli esiti in appello: conferme e riforme

Il tasso di riforma totale medio è circa 14%, variabile per materia e distretto. Considerando le riforme parziali, per famiglia e minori si passa dal 7% al 34%, per locazioni dal 16% al 47%.

Focus su previdenza, famiglia, contratti

Per la previdenza tassi più alti al Nord e inversi al peso numerico della materia; per la famiglia il contrario. Nei contratti tassi più elevati si associano a più definiti in primo grado e iscritti in appello ogni mille abitanti.